La figura di Dante Giacosa è stata sicuramente una delle più rilevanti nel mondo del design e dell’ingegneria italiana. Ancora oggi viene considerato uno dei personaggi di maggior spicco per quanto concerne la scuola motoristica italiana.
Nonostante le sue origini piemontesi, Dante Giacosa nasce a Roma il 3 gennaio del 1905. In seguito al diploma di liceo classico consegue la laurea in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino nel 1927.
L’ingegneria, d’altronde, è sempre stata la sua grande passione: viene inizialmente assunto presso la SPA, un’azienda che fu acquistata poco prima dalla Fiat. Ebbe il ruolo di disegnatore e fu il padre di tanti modelli della casa automobilistica torinese: il primo in assoluto fu la Topolino del 1936.
La produzione di auto, però, subì un netto calo in concomitanza con la guerra, salvo avere una nuova ascesa negli anni ’50.
Proprio in questo periodo Giacosa disegnò la Fiat 1400 e anche la Campagnola: due grandi successi che aumentarono la sua popolarità.
Ma indubbiamente le più grandi idee di Dante Giacosa furono prima la Fiat 600 e successivamente la 500 che ebbe un successo incredibile.
Una figura di spicco nel mondo del design italiano, a tal punto che nel 1970 fu nominato consulente della presidenza e direzione della Fiat.
Inevitabilmente la figura di Dante Giacosa viene spesso abbinata a quella di un’auto che ha segnato la rinascita dell’Italia, non solo per quanto riguarda il mondo delle auto.
La Fiat 500 è stata una delle auto più vendute di sempre nel nostro paese e fu disegnata proprio dall’ingegnere di origine piemontese che lavorò intensamente per ottenere un’auto funzionale.
Infatti l’obbiettivo di Giacosa era quello di regalare un’automobile che fosse utile agli italiani in quel periodo: piccola per essere comoda da usare in città e dalla forma molto particolare.
Dunque il lavoro di Giacosa andò ben oltre la realizzazione di una macchina bella, in quanto il suo principale scopo era quello di abbinare alla perfezione l’estetica con un tipo di auto dalle prestazioni elevate per l’epoca.
L’impostazione della Fiat Nuova 500, differente da quella della 500 Topolino, era quella di un’auto da città, semplice da utilizzare ed ottima anche per gli spostamenti.
Fu lanciata nel 1957 ed aveva caratteristiche interessanti come i 479 cc e 13 CV, il tutto con le sue forme piacevoli disegnate da Dante Giacosa, ad oggi considerato il vero papà della Fiat 500.
Non mancarono comunque le critiche che, in un primo momento, fecero pensare ad un possibile flop della casa automobilistica torinese che molto si aspettava da questo nuovo modello di auto.
Dante Giacosa però ha sempre creduto nelle potenzialità di questa vettura, come ribadito spesso anche durante qualche intervista o intervento sui giornali. Un lavoro che portò a dei frutti molto interessanti intorno agli anni ’60, quando le vendite della 500 ebbero un netto balzo verso l’alto diventando quasi un’icona di quel periodo storico italiano. Grande soddisfazione per Giacosa che realizzò così un’auto perfetta per gli italiani che riusciva ad assecondare le più svariate esigenze.
L’importanza del lavoro di Giacosa è testimoniata anche da uno dei riconoscimenti più illustri ricevuto nel 1959: il ‘Compasso d’oro’ per il design. La rilevanza è testimoniata dal fatto che fu la prima volta che questo premio fu attribuito per il lavoro di un’automobile in quanto in passato era stato dato per altri tipi di lavorazioni e produzioni industriali.